Team building: come organizzare un’esperienza

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“Quella roba del team building mi ha incastrato, devo anche posticipare la partenza!”

“Io non vengo, sai cosa me ne frega…”

In questi giorni pre-festivi, con il caldo che opprime i colletti delle camicie e i pranzi riscaldati consumati in fretta e furia, questi sono i discorsi che attraversano le scrivanie di tutta Italia.

Vacanze, vacanze, vacanze!

L’attesa è febbrile, ma prima di ripulire la postazione c’è un ultimo appuntamento a cui non possiamo proprio mancare: quello del team building. Quel momento di aggregazione tra colleghi che permette di salutare tutti con calma e staccare la spina per vedere i colleghi sotto un’altra luce. E credeteci, se ne vedono delle belle…

Team building: come organizzare un’esperienza indimenticabile (e non da dimenticare) per colleghi e boss

Si sa, l’ufficio non è sempre un luogo in cui ci si diverte… Molto spesso, anzi, è il covo di invidie e inimicizie, dove si va controvoglia e dal quale si cerca di scappare il prima possibile. Questo è vero tanto per il classico ufficio con computer e scrivania, quanto per quelli di altro tipo: postazioni mobili, catene di montaggio ecc…

Quello che non cambia mai è l’elemento umano. È proprio da questo che scaturiscono simpatie e antipatie, è grazie a esso che possono nascere amicizie che vengono poi coltivate anche al di fuori.

Quindi, anche se il clima non è dei migliori, un evento di team building può sicuramente aiutare a favorire delle relazioni quantomeno civili.

 

Cos’è il team building?

Questo termine anglosassone, preso in prestito proprio dalla disciplina delle risorse umane di quei paesi, sta a significare letteralmente “costruzione, cementazione del gruppo”.

E proprio quello è lo scopo che si prefigge: al di là di migliorare i rapporti tra le singole persone, con il team building si cerca soprattutto di migliorare la collaborazione tra colleghi, al fine di ottenere migliori risultati per i singoli progetti e per il lavoro in generale.

Per questo, le attività racchiuse nella definizione del team building possono essere le più disparate. Anche cose che non vi aspettereste mai di fare con i vostri colleghi! L’importante è non lasciarsi prendere la mano.

Possono però dividersi in due grandi categorie: quelle semplicemente ricreative (come possono essere le cene di gala di cui abbiamo parlato la scorsa settimana) o orientate a un risultato, come può essere un corso di cucina, una escape room, il rafting… (sì, anche quello!)

 

Come si organizza un evento di team building?

Queste attività di gruppo non sono certo una cosa improvvisata, richiedono invece tempo e capacità di organizzazione.

Nelle grandi aziende, gli eventi di questo tipo occupano le risorse umane anche per intere settimane, a seconda del numero dei partecipanti, del tipo di attività scelta, dei dettagli logistici ecc. Molto dipende, ovviamente, anche dalle risorse a disposizione!

 

Quando?

Il primo interrogativo da porsi quando si vuole organizzare un team building è quello del periodo ideale. Generalmente, nelle grandi aziende le attività di questo tipo vengono fatte due volte l’anno, una in corrispondenza delle vacanze estive e un’altra immediatamente prima di quelle natalizie.

Ovviamente non si tratta di una regola fissa, per cui è possibile regolarsi anche in base all’effettiva presenza dei partecipanti.

 

Chi?

Sono invitati all’evento di team building tutti i partecipanti a un determinato progetto o i membri di un reparto/ufficio. Tutti, anche gli stagisti. E, soprattutto, anche il boss. Volete davvero che venga a sapere da qualche collega che avete seguito un corso da sommelier senza di lui/lei?

È vero che lo scopo dell’evento è quello di cementificare la collaborazione, ma questa non potrebbe esistere senza la figura leader che dà le direttive. Quindi, non pensate di escludere il project manager!

 

 

Cosa?

A questa domanda non c’è una risposta precisa. Si può fare praticamente di tutto: l’unica condizione è la disponibilità di chi deve farlo!

Starà alla sensibilità dell’organizzatore scegliere qualcosa di adatto: se si tratta di un gruppo di giovani, esperienze come il paintball, i kart, il rugby e i corsi di sopravvivenza andranno più che bene.

I partecipanti si sentiranno infatti sfidati a dare del loro meglio, per il risultato e soprattutto per aiutare la squadra. Come si dice, l’unione fa la forza!

Viceversa, se si parla di colleghi più sedentari o magari in là con gli anni (si sa, la pensione è sempre più un miraggio!) si può ripiegare per attività meno faticose, ma comunque caratterizzate dalla necessità di fare squadra.

 

Sono un esempio i corsi di cucina, le partite di golf, lezioni di enologia, di musica, di improvvisazione teatrale, di pittura, o ancora cena con delitto, escape room, club del libro, caccia al tesoro…

 

Possibilità potenzialmente infinite, da coniugare e adattare a proprio piacimento.

 

Come?

Chiaro che non tutte le attività possono essere fatte sempre: tutte quelle all’aperto, ad esempio, sono più adatte al periodo estivo, mentre per il team building invernale è preferibile pensare a qualcosa al chiuso e al caldo, magari in una baita in montagna in cui soggiornare una notte!

Un altro punto da chiarire è poi la questione venale.

Queste attività sono a pagamento? Se sì, chi offre? Ognuno paga per sè o il capo per tutti? O, meglio ancora, è l’azienda ad avere a disposizione un apposito budget?

Nel caso delle aziende più grandi, questo può essere vero. Ma se si tratta invece di una piccola impresa, può essere il capo a doversi far carico delle spese o, più frequentemente., saranno gli stessi partecipanti a provvedere alla loro quota.

Attenzione quindi prima di prenotare a Cortina…

Qualunque sia la vostra scelta, ricordate che, proprio come per un qualunque altro evento, le cose devono essere organizzate alla perfezione, altrimenti non si può più parlare di team building, ma di un semplice ritrovo tra amici.

I team building aziendali sono cosa seria, ed è meglio, se non si dispone di un reparto risorse umane, affidarsi a dei professionisti che sapranno organizzare la serata (o giornata!) perfetta.

Molto spesso, inoltre, attorno al team building sarà necessario prevedere una serie di attività/risorse: sarà necessario un catering, della musica, o magari una tensostruttura, un palco con audio e video…

 

 

E noi?

“Già, e voi cosa fate per il vostro team building?”

Presto detto: un nostro cliente, una piscina della zona, ci aveva promesso degli ingressi gratis al raggiungimento di un certo risultato… che è stato ampiamente superato!

Ecco uno scatto del nostro giorno di break!

Non ci resta che augurarvi buone vacanze estive, noi torniamo carichi come sempre la prossima settimana!

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